La strategia di contrasto e prevenzione agli sprechi alimentari promossa da Avanzi Popolo 2.0 si basa su una logica di rete che tende a valorizzare il capitale di competenze e conoscenze delle diverse organizzazioni di contrasto alla povertà e giustizia sociale presenti sui territori e a rafforzare legami comunitari e di prossimità. Parallelamente, lavorare in rete consente di accorciare la distanza fra donatore e beneficiario (recupero e donazione a Km0), di alimentare meccanismi di welfare generativo all’interno delle comunità locali ed infine evitare che il cibo recuperato percorra troppe distanze, riducendo quindi sia l’impatto ambientale dell’azione di recupero che i rischi legati alla sicurezza alimentare.
Per questo Avanzi Popolo 2.0 collabora non solo con diversi enti donatori, ma anche con tante organizzazioni del territorio che provvedono spesso al ritiro e alla redistribuzione perchè prossimi al luogo in cui si determina l’eccedenza alimentare.
I processi di riduzione delle eccedenze alimentari e quindi di prevenzione allo spreco, spingono poi Avanzi Popolo a costruire sinergie con diversi produttori locali e con reti alimentari locali, solidali e di piccola scala come, ad esempio, i gruppi di acquisto solidale.
Inoltre, la logica di rete sta caratterizzando anche il progetto nella sua replicabilità sui territori: chiunque fosse interessato a replicare l’esperienza di Avanzi Popolo può contattarci e provare a gemmare l’esperienza barese in altri contesti. È già capitato in realtà limitrofe come Terlizzi, Triggiano e Carbonara. Quindi, radicati in un territorio, ma con le idee che circolano in rete.
Infine, non possiamo che sentirci parte di una sfida comune, più grande e più affascinante. Per questo abbiamo deciso di aderire alla Rete nazionale Food Pride che connette diverse realtà italiane che, a vario titolo e con diverse pratiche, si occupano di diritto al cibo e di contrasto allo spreco alimentare e ne abbiamo sottoscritto il manifesto . Siamo inoltre nell’atlante di Storie di economia circolare di CDCA ed Ecodom e nella rete #iononsprecoperchè che tiene insieme buone pratiche contro lo spreco alimentare in tutta Italia.