Il matrimonio è un bellissimo momento di festa, un passaggio che ci piace condividere con amici e parenti per suggellare una giornata irripetibile. Organizzare un banchetto nuziale non è semplice perché occorre tenere in considerazione i gusti, le esigenze di tutti e spesso si programmano quantità superiori all’effettiva capacità di consumo. E così, non di rado, al termine del ricevimento avanzano diversi chili di alimenti che rischiano di finire in pattumiera. In questi anni ci siamo spessi interrogati su come fare a “mettere le mani” su quelle ingiustificate eccedenze. E abbiamo provato a farlo costruendo un modello di innovazione sociale che tenga dentro la centralità e la volontà dei festeggiati, l’organizzazione della sala di ricevimenti e le capacità e possibilità delle realtà del terzo settore che possono beneficiare di quel cibo ancora buono.
L’approccio che noi proponiamo agli sposi si poggia un concetto semplice: il cibo va donato a persone in difficoltà, possibilmente in località vicine al luogo dove si svolgono i festeggiamenti. Perché il cibo meno strada fa meglio è.
Per questa ragione ciò che offriamo agli sposi è farsi promotori a partire dalla loro volontà, che non è la nostra e tantomeno un servizio a mercato della sala di ricevimenti, di una rete antispreco sul territorio con l’aiuto di Avanzi Popolo che tiene insieme tutti gli attori di questo micro-economia circolare: gli sposi ci contattano, noi contattiamo la sala ricevimenti a cui illustriamo cosa possiamo recuperare e come recuperarlo affinchè vi sia garanzia di conservazione del cibo in idonee condizioni di sicurezza, a sua volta Avanzi Popolo individua la realtà sociale più vicina di quelle che afferiscono alla propria rete e mediando tra modalità di consegna e di ritiro. Perché mediamo? Perché le sale ricevimenti sono aziende e gli attori del terzo settore che operano a supporto delle persone in difficoltà socio-economica sono enti no profit. Ai primi non puoi chiedere di stravolgere la loro organizzazione del lavoro. Ai secondi tantomeno di ritirare il cibo alle 04:00 della notte, quando l’ultimo tavolo è stato sparecchiato.
La nostra esperienza ci dice che tutto ciò funziona, avendo già seguito oltre 100 operazioni di recupero da banchetti nuziali. E ancora, che c’è sempre una mediazione possibile tra tutte le parti, e che c’è sempre una realtà sociale nei paraggi che può essere sostenuta con eccedenze alimentari ancora buone. Oggi la nostra rete, sempre più densa di realtà sociali e sale di ricevimento, copre un’area lunga 300 km, da Corato a Maglie. Perché la Puglia è sì lunga ma anche tanto fitta di realtà solidali e sostenibili, profit e no-profit.
Se vuoi chiederci di organizzare il recupero delle eccedenze di una festa di matrimonio o di un altro evento, contattaci